Gli strumenti a percussione rappresentano una delle famiglie più antiche e diversificate di strumenti musicali. La loro storia affonda le radici nelle prime manifestazioni musicali dell'umanità, quando l'uomo scoprì che poteva produrre suoni colpendo oggetti diversi con altri oggetti. Dalle semplici pietre e tronchi d'albero ai complessi set di batteria moderni, gli strumenti a percussione hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nella musica di tutte le culture del mondo.
Gli strumenti a percussione si distinguono per il modo in cui producono il suono: attraverso la vibrazione di una membrana (come nel caso dei tamburi), di una superficie solida (come nel caso dei piatti e dei blocchi) o di un corpo risonante (come nel caso degli xilofoni e delle marimbe). Esistono strumenti a percussione melodici, che possono produrre altezze diverse, e strumenti a percussione ritmici, che producono suoni indefiniti in altezza ma fondamentali per la creazione del ritmo.
La varietà di strumenti a percussione è enorme. Si possono distinguere strumenti a percussione a membrana (tamburi, timpani, congas), strumenti a percussione a idiofono (xilofoni, marimbe, vibrafoni, triangoli, campanelli), strumenti a percussione a raschiamento (güiro, maracas) e strumenti a percussione a scuotimento (sonagli, shaker). Ogni strumento ha le sue caratteristiche timbriche e le sue tecniche esecutive specifiche.
Lo studio degli strumenti a percussione richiede una grande coordinazione motoria, un senso del ritmo sviluppato e una buona capacità di ascolto. È importante imparare a controllare il suono prodotto dallo strumento, a variare la dinamica e a creare pattern ritmici complessi. Gli strumenti a percussione sono utilizzati in una vasta gamma di generi musicali, dalla musica classica alla musica popolare, dal jazz alla musica elettronica.